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Città di Santarcangelo di Romagna

1.000 €

Per la storia che meglio valorizza il territorio, la storia e la cultura Romagnola.

BRIEF

Santarcangelo di Romagna, è una bellezza nascosta nell’entroterra riminese. Le storie destinate a questo premio possono essere delle più disparate purché mostrino la bellezza e l’armonia di un luogo ricco di persone che hanno a cura le tradizioni, la cultura, l’ospitalità, il sociale, il buon vivere, l’imprenditorialità. Ogni personaggio può essere approfondito e caratterizzato di un ruolo che possa fondersi bene con la cultura romagnola.
I temi da affrontare possono essere molteplici:

  • SOCIALE. Santarcangelo di Romagna si è posta l’obiettivo di creare una città più accessibile, dotata di spazi e di servizi utilizzabili anche da persone disabili, anziani e tutti coloro che hanno bisogno di risposte speciali a bisogni normali. La sua cultura dell’inclusione ha aumentato la qualità della vita dei suoi residenti e ha creato una società più rispettosa del prossimo, favorendo l’integrazione sociale. Così come il volontariato rappresenta la peculiarità della PROLOCO che grazie ai suoi volenterosi anima da sempre la vita culturale della città attraverso Fiere e manifestazioni culturali.
  • IMPRENDITORIALITÀ. Destano interesse i racconti di imprenditori che hanno creato dal nulla imprese conosciute in tutto il mondo, come chi iniziò a costruire  attrezzi sportivi in un garage, o le tante aziende legate all’agroalimentare. Ipotetiche sotto trame possono riguardare storie d’amore oppure contese familiari, competizioni tra imprenditori, storie di uomini laboriosi che amano e valorizzano la loro terra.
  • CHIESA. La storia di papa Clemente XIV nato e vissuto a Santarcangelo di Romagna, e che dispose lo scioglimento della Compagnia di Gesù.
  • ARTISTI. Le storie di artisti e gli intellettuali di spicco che sono vissuti o passati da Santarcangelo di Romagna. 
  • IL BORGO. Proprio come è stato ricostruito nelle pellicole felliniane (Amarcord, I vitelloni), il borgo racchiude migliaia di piccole storie: una terra semplice e genuina, una comunità con i suoi riti e il folclore romagnolo.
  • BRIGANTI. Tra i briganti romagnoli più conosciuti, nel periodo ottocentesco, spiccò Stefano Pelloni, diventato celebre tra i versi di Pascoli che lo soprannominò il “Passator Cortese”, anche se fu tutt’altro che cortese. Pelloni era un brigante spietato e crudele che comprava l’appoggio del popolo compensandolo col denaro e questo contribuì a creare la sua fama di “Robin Hood”. 
  • DONNE. Un archetipo femminile caratteristico della Romagna è l’Azdora, regina quasi “felliniana” del focolare contadino. Azdora significa proprio “colei che presiede il governo della casa”, una donna attiva nel mantenimento della famiglia, simbolo positivo di un’operosità instancabile.
  • L’OSPITALITÀ. La Riviera Romagnola è terra di ospitalità e integrazione: il carattere accogliente dei romagnoli si mescola all’imprenditorialità del luogo, con le piccole locande e tradizioni culinarie pronte ad accogliere villeggianti, viandanti. Tantissimi sono i personaggi, tra albergatori e turisti, che animano la mecca del divertimento vacanziero della Riviera Romagnola. 

Oltre gli spunti citati sopra, si possono inventare soggetti senza limiti di genere e di fantasia purché siano perfettamente inseriti nel contesto paesaggistico della Romagna e rappresentino nelle varie forme i tratti della cultura Romagnola.

SCHEDA TERRITORIO – SANTARCANGELO DI ROMAGNA 

La città di Santarcangelo di Romagna è un comune italiano della provincia di Rimini. L’antico borgo medievale, adagiato sul colle di Giove, ancora oggi è ben riconoscibile in virtù della sua tipica struttura medievale fortificata.

Santarcangelo vanta un’intensa identità romagnola e un’atmosfera di grande borgo dai ritmi cadenzati, profumate sagre di paese, fiere e botteghe, misteriose grotte tufacee, una bellezza architettonica di nobili palazzi e case borghigiane, vicoli e piazzette che le hanno conferito il titolo di Città d’Arte. In piazza centrale Ganganelli, dal 1777 si erge il grande arco trionfale in onore di Papa Clemente XIV, su richiesta cittadina. Impossibile inoltre non citare due grandi uniche testimonianze storico-culturali del territorio santarcangiolese: il Museo Storico Archeologico MUSAS e il MET – il Museo Etnografico degli Usi e Costumi della Gente di Romagna. Il Castello di Santarcangelo, conosciuto anche come Rocca Malatestiana, domina dall’alto il borgo sottostante ed è parte del patrimonio culturale di Castelli e Dimore Storiche che costituiscono i luoghi della nostra identità nazionale. 

Santarcangelo di Romagna ha visto nascere grandissimi artisti tra cui Guido Cagnacci, maestro della pittura seicentesca; Tonino Guerra, celebre poeta e sceneggiatore; e gli scrittori dialettali Raffaello Baldini e Nino Pedretti.